Per lei
per lui
Continuiamo anche oggi con la nostra edizione speciale sulla fantastica serie “The Chosen”. questa volta con Giacomo, figlio di Zebedeo. Concludo con una parola di incoraggiamento; ti lascio ora alla sua testimonianza:
Giorno 13 – Vengo a salvare le anime!
La storia che segue è una testimonianza di cui non sono affatto orgoglioso, ma penso che sia importante che io la condivida con voi, perché probabilmente parlerà al vostro cuore in qualche modo.
Come forse sapete, noi ebrei con i samaritani non andiamo d’accordo. Infatti io e mio fratello Giovanni abbiamo sempre avuto un’antipatia molto forte per loro, quasi un odio. Così, quando Gesù andò a predicare e a guarire i malati in Samaria, non capimmo perché stesse sprecando il suo prezioso tempo e le sue energie con persone così spregevoli. Non aveva senso per noi!
Un giorno ci fece anche lavorare nei campi di Melech. Non riuscivamo a capire perché Gesù ci avesse chiesto di fare questo. Un’altra volta, mentre eravamo ancora in Samaria, alcuni samaritani ci insultarono e sputarono su di noi e su Gesù! Questo era troppo, i nostri cuori si infiammarono di rabbia e supplicammo Gesù di mandare del fuoco dal cielo per consumare queste persone indegne (Luca 9:51-56).
Eravamo così presi dalla rabbia che osammo persino dirgli che l’idea di venire a Samaria era stata un errore. Gesù, con grande pazienza e autorità, ci ha corretto e allora abbiamo cominciato a capire. Quello che era successo al pozzo con Photina e quello che lei aveva raccontato a tanti altri avrebbe avuto un impatto su moltissime vite, per generazioni a venire. Questi samaritani, che noi odiavamo tanto, erano pronti a credere in Gesù senza aver visto nemmeno un grande miracolo.
Come ebrei, abbiamo sempre pensato di essere migliori dei samaritani, ma quel giorno ci siamo resi conto che non era vero. Gesù non ci chiamava a giudicare gli altri, ma a servirli in amore e umiltà. Guardando indietro, non riesco ancora a credere che abbiamo osato pensare e dire quelle cose! Quale ragionamento, quale pensiero, quale spirito ci ha animato? Ci vergognavamo così tanto… Ma Gesù ci ha incoraggiato e abbiamo potuto sentirci di nuovo accettati perché ci aveva perdonato. Da quel momento siamo stati chiamati “Figli del Tuono“, che era un buon modo per ricordarci che dovevamo imparare ad essere calmi! Il mio nome è Giacomo, figlio di Zebedeo e, nonostante i miei errori, sono stato scelto da Gesù.
P.S. amico mio, sei mai esploso di rabbia davanti a Dio o agli altri? Ti sei pentito? Dio sta lavorando sul tuo carattere e vuole purificarti ogni giorno di più. Che coloro che ti circondano non ti conoscano come un “figlio del tuono”, ma piuttosto come un figlio di Dio.
Sei stato scelto per essere un miracolo!
Eric Célérier
Dio desidera trasformare la tua vita, un giorno alla volta!
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