SEI COLPEVOLE

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Per lei

per lui

Mi succedeva sempre. Cercavo di dare la colpa agli altri per errori che commettevo io. Ad esempio, chiedevo: “Dov’eri? Ti stavo cercando!”, mentre in verità ero io ad essere in ritardo. Istintivamente mi viene ancora oggi di farlo e ammetto che mi vergogno molto di questo mio tratto caratteriale! Una volta qualcuno mi ha detto: “quando punti il dito contro qualcuno, tre dita sono rivolte verso di te.” Nella vita di Gesù, le persone cercavano spesso di coglierlo in fallo, di “puntare il dito” contro di Lui e nel video di oggi, cercano di farlo servendosi di una donna che aveva commesso adulterio. 

L’adulterio, a quei tempi, era un crimine enorme e solo le donne venivano punite. Mai si discuteva dell’uomo che era coinvolto. Nel video vediamo come i capi spirituali del tempo, chiedono a Gesù cosa sia giusto fare (secondo la legge in vigore, la donna doveva essere condannata con la pena di morte). Gesù non vuole rispondere a questa domanda, perché la pena di morte per Lui, non è una soluzione. Tergiversa, anche se sollecitato a rispondere, tace e pone invece ai presenti una domanda: voi non avete mai commesso un errore? Avete la coscienza pulita? Per Gesù, questo è il fulcro della questione: tutti, ma proprio tutti sulla terra, commettono errori. È quindi inutile cercare chi sia il migliore o il peggiore, perché tutti noi, abbiamo bisogno di essere perdonati.  

Alla domanda fatta da Gesù nessuno risponde, anzi, tutti si defilano, ammettendo così i propri errori. A quel punto Gesù rimane solo con la donna. Lui non ha mai commesso errori, non ha mai fatto nulla di peccaminoso e quindi avrebbe tutto il diritto di condannarla, ma non lo fa. Questo è valso per la donna adultera e vale anche per te amico mio. Qualsiasi cosa tu abbia fatto di sbagliato, vai da Gesù, confessa i tuoi errori ed Lui ti libererà. Questo era ed è lo scopo della vita di Gesù: liberare le persone. 

Grazie di esistere, 

Emmanuel Gau 

Una donna sorpresa in adulterio

8 1 Gesù ritornò al Monte degli Ulivi, 2 ma all’alba del mattino successivo era di nuovo presente nel tempio. Una folla si raccolse attorno a lui ed egli si mise seduto a insegnare. 3 Mentre parlava, i maestri della legge di Mosè e i farisei trascinarono in quel luogo una donna che era stata sorpresa in adulterio e la misero davanti alla folla. 4 «Maestro», dissero a Gesù, «questa donna è stata colta in flagrante adulterio. 5 La legge di Mosè ordina di lapidarla. Tu che ne dici?» 6 Essi cercavano un pretesto per fargli dire qualcosa di compromettente e poterlo così accusare in un secondo momento. Ma Gesù si chinò a terra e scriveva con il dito nella polvere. 7 Quelli però esigevano una risposta, così Gesù si alzò e disse: «Perfetto! Chi di voi, però, non ha mai commesso peccato scagli per primo la pietra contro di lei!» 8 E di nuovo si chinò, e scriveva nella polvere. 9 Nell’udire tali parole, quegli accusatori si ritiravano a uno a uno a cominciare dai più anziani, finché rimase soltanto Gesù con la donna, circondata dalla folla. 10 Allora Gesù si alzò di nuovo e disse alla donna: «Dove sono i tuoi accusatori? Nessuno di loro ti ha condannata?» 11 «Nessuno, Signore», rispose lei. E Gesù disse: «Nemmeno io ti condanno. Va’ e smetti di peccare».

Vangelo di Giovanni – Nuova Traduzione Vivente © Société Biblique de Genève, 2017, 2022

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