PRENDERSI GIOCO DELLA GENTE

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Per lei

per lui

Prendersi gioco degli altri è decisamente una brutta abitudine degli esseri umani. Ti è mai successo che qualcuno si prendesse gioco di te? Ti hanno mai preso in giro in pubblico? Sei stato vittima di bullismo in gioventù? O forse lo sei adesso? Ho ancora alcuni brutti ricordi di quando da giovane venivo bullizzato a scuola o mentre facevo sport e crescendo, lo sono stato anche nel mio ambiente lavorativo. 

Giovanni 19:1-16 

Nel video di oggi vediamo come anche Gesù sia stato vittima di bullismo. Era indifeso e non protestava. Accettò, senza ribattere, quando i soldati lo presero in giro, interrogato da Pilato, rimase in silenzio e accettò tutto ciò che gli venne detto. Pilato arrivò a dirgli: “Ho l’autorità di liberarti”, ma Gesù rispose: “Tu hai l’autorità, solo perché ti è stata data dal cielo, da mio padre. Usa bene l’autorità che hai”. Pilato vide che Gesù era irreprensibile anche se capì solo in parte le sue parole. Cercò di liberarlo dopo il suo interrogatorio, ma non poteva opporsi alla gran folla che voleva Gesù crocifisso. Il suo potere, seppur grande, era limitato. Gesù invece aveva il potere di cambiare la sua situazione, ma non si oppose e non fece nulla. Accettò ogni cosa, perché sapeva di essere in missione. Aveva uno scopo ben preciso: vincere le cose brutte del mondo. Gesù voleva obbedire a suo padre perché sapeva cosa c’era in gioco: la vita eterna. Una vita senza peccato, senza bullismo, senza la presa in giro delle persone. Ha accettato ogni cosa e questo, lo rende davvero speciale. Tu come reagisci quando ti prendono in giro? Come quando sei vittima del bullismo? Inizi a comprendere perché Gesù ha accettato tutto quello che gli hanno fatto?  

Grazie di esistere, 

Emmanuel Gau  

Gesù condannato a morte

19 1 Allora Pilato ordinò che Gesù fosse preso e flagellato. 2 I soldati intrecciarono una corona di spine e gliela posero sul capo; poi gli misero addosso un mantello rosso porpora. 3 «Viva il Re dei Giudei!», dicevano in tono beffardo; e intanto lo schiaffeggiavano. 4 Pilato uscì di nuovo e disse al popolo: «Ecco, ve lo sto riconsegnando perché sia ben chiaro che non trovo nessuna colpa in lui». 5 Allora Gesù venne fuori, con la corona di spine sul capo e il mantello rosso porpora addosso. E Pilato disse: «Ecco l’uomo!» 6 Quando lo videro, i capi sacerdoti e le guardie del tempio cominciarono a gridare: «Crocifiggilo! Crocifiggilo!» «Prendetelo voi e crocifiggetelo», disse Pilato. «Io non trovo in lui alcuna colpa». 7 I capi dei Giudei risposero: «Secondo la nostra legge deve morire, perché ha affermato di essere il Figlio di Dio». 8 Quando Pilato udì questo, ebbe paura più che mai. 9 Riportò Gesù all’interno e gli domandò: «Da dove vieni tu?» Ma Gesù non rispose. 10 «Non mi parli?», chiese Pilato. «Non ti rendi conto che ho il potere di liberarti e il potere di crocifiggerti?» 11 Allora Gesù gli disse: «Non avresti alcun potere su di me, se non te lo avessero dato dall’alto. Perciò colui che mi ha consegnato nelle tue mani è più colpevole di te». 12 Pilato allora cercò di liberarlo, ma i capi dei Giudei gridavano: «Se liberi quest’uomo, non sei fedele all’imperatore. Chiunque si proclama re si ribella all’imperatore». 13 Quando dissero ciò, Pilato fece ricondurre Gesù davanti al popolo. Allora si sedette in tribunale, nel luogo chiamato «il Lastricato» (in ebraico Gabbatà). 14 Era la vigilia della Pasqua, intorno a mezzogiorno. Pilato disse al popolo: «Ecco il vostro re!» 15 «A morte!», gridarono. «A morte! Crocifiggilo!» «Metterò in croce il vostro re?», disse Pilato. «Non abbiamo altro re all’infuori dell’imperatore», replicarono ad alta voce i capi sacerdoti. 16 Allora Pilato consegnò loro Gesù perché lo crocifiggessero.

Vangelo di Giovanni – Nuova Traduzione Vivente © Société Biblique de Genève, 2017, 2022

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