‘Gesù, alzatosi, le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?» Ella rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù disse: «Neppure io ti condanno; va’ e da ora in poi non peccare più».’ (La Bibbia, Giovanni 8:10-11)
Mi piace questa storia, conosciuta come la storia della “donna adultera”. In realtà, trovo che parli più della tenerezza di Gesù che di un terribile peccato. Possiamo sentire l’amore di Gesù nelle Sue parole.
Questa donna fu sorpresa proprio mentre commetteva l’adulterio. Ai tempi di Gesù, i sacerdoti avrebbero dovuto lapidare questa donna, ubbidendo alla legge di Mosè.
Ma Gesù ci ha donato una legge completamente diversa. Un nuovo comandamento. Un nuovo patto… quello della grazia!
Gesù non condanna questa donna. Al contrario, è gentile con lei. Lui la protegge dai suoi accusatori. Egli la consola, affermando che Dio non la condanna. Egli le fa vedere che Dio la ama e le dà una seconda possibilità.
Dio ti ama con lo stesso amore. Ha pagato il prezzo con il sangue di Suo Figlio affinché tu non sia condannato. E quando cadi, ti rialza… Sì, rialza anche te! Egli non ti condanna; anzi, Egli ti porge la Sua mano di grazia e di amore.
Amico mio, quando il nemico arriva, sollevando accuse contro di te, ascolta ciò che Gesù ti dice: “dove sono i tuoi accusatori? Neppure io ti condanno “.
Sii libero da ogni accusa, amico mio. Sei libero! Veramente libero!
Grazie di esistere,
Eric Célérier
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