Per lei
per lui
“Può dirmi come posso sistemare questo dente?” Mentre facevo questa domanda, ho mostrato alla receptionist dello studio dentistico i miei denti, haha. Avevo rotto un pezzo di dente e volevo essere rassicurata.
Lei mi ha guardato un po’ sorpresa e perplessa, per poi dirmi: “Dovrà chiederlo al capo. Possiamo prendere un appuntamento“.
La sua risposta mi ha un po’ delusa, perché ero andata lì nella speranza di una “soluzione rapida” o quantomeno di una risposta dettagliata che risolvesse il mio problema.
Non fai spesso così anche con Dio, amico mio? Corri in chiesa a raccontare alle persone presenti le tue preoccupazioni, per poi tornare a casa insoddisfatto perché non è cambiato nulla.
Oppure, sebbene tu abbia scelto un terapeuta che è anche un credente, l’intera terapia sembra non essere risolutiva…
Amico mio, posso dirti quello che penso? “Forse dovresti parlare direttamente con il capo“.
Tu lo fai? Rischiamo sempre di mettere al secondo piano Dio, nonostante Lui si sia sempre accessibile, perché le persone ci sembrano “più vicine” all’inizio.
Dio è vicino a te adesso, amico mio, e ti sarà tangibilmente vicino quando lo chiamerai. Sì, Dio vuole parlarti personalmente, quindi perché limitarti alle persone?
È bene e importante interagire con gli altri, ma non fermarti a questo – come nel mio caso con la receptionist – quando il capo in persona vuole aiutarti e ha il potere di farlo:
“MOLTE sono le afflizioni del giusto, ma il Signore lo libera da tutte.” (Salmo 34:19)
Amico mio, “il capo” ti sta già aspettando… vuoi andare alla sua presenza? La tua preghiera è la porta che apre il tuo cuore a Dio!
Grazie di esistere!
Déborah
Dio desidera trasformare la tua vita, un giorno alla volta!
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