Per lei
per lui
Hai bisogno di un miracolo per credere? Cosa ti serve per credere in Gesù? Di che tipo di miracolo avresti bisogno? Una volta stavo guardando un programma in cui si chiedeva alle persone cosa sarebbe dovuto accadere perché credessero in Gesù. Un uomo disse: “Se questo lampione cadrà, allora crederò!” Il lampione cadde, ma lui non volle comunque credere.
Nell’episodio che vediamo oggi, Gesù compie il suo più grande miracolo, sfidandoci ad andare oltre i confini della nostra fede. Ha resuscitato un uomo, ma prima di farlo ha aspettato ben quattro giorni dopo la sua morte. Quattro giorni!
Lazzaro è vivo! La notizia giunse ai capi d’Israele i quali, invece di gioire, non furono affatto contenti, perché temevano le conseguenze di questo miracolo di cui tutti stavano già parlando. Si rifiutarono di considerare il miracolo come un atto compiuto da Dio. Il loro unico obbiettivo era fermare Gesù, perché stava creando il caos tra la gente, ma un loro leader fece una profezia dicendo: “Non vi rendete conto che è meglio per voi far morire un uomo per il popolo, invece di far distruggere l’intera nazione?”. Senza saperlo, la sua profezia mostrava il vero scopo della venuta di Gesù sulla terra: Salvare tutti gli uomini. Credi che questo fosse il vero scopo di Gesù?
Grazie di esistere,
Emmanuel Gau
38 Gesù era ancora sconvolto quando giunse alla tomba; questa era una grotta chiusa da una pietra rotolata davanti all’ingresso. 39 «Spostate la pietra», disse loro Gesù. Ma Marta, la sorella del morto, protestò: «Signore, è morto da quattro giorni. Dev’esserci un odore ripugnante». 40 Gesù rispose: «Non ti ho detto che se credi, vedrai la gloria di Dio?» 41 Così spostarono la pietra dall’ingresso. Gesù allora alzò lo sguardo al cielo e disse: «Padre, grazie perché mi hai esaudito. 42 Tu mi ascolti sempre, ma lo dico ad alta voce per le persone presenti, così che credano che tu mi hai mandato». 43 Allora Gesù gridò: «Lazzaro, vieni fuori!» 44 E il morto uscì dalla tomba con le mani e i piedi avvolti da fasce e il viso coperto da un sudario. Gesù disse loro: «Toglietegli le fasce e lasciatelo andare!»
45 Molta gente era venuta da Maria e aveva visto quanto Gesù aveva fatto. Perciò molti credettero in lui. 46 Alcuni però andarono dai farisei a riferire quel che Gesù aveva fatto. 47 Allora i capi sacerdoti e i farisei convocarono il consiglio supremo. «Che dobbiamo fare?», si domandarono gli uni gli altri. «Senza dubbio, quest’uomo compie molti segni miracolosi. 48 Se gli permettiamo di continuare così, presto tutti crederanno in lui. Allora l’esercito romano verrà a distruggere sia il nostro tempio sia la nostra nazione». 49 Caiafa, che in quel periodo era sommo sacerdote, disse: «Non vi rendete conto di quello che dite! 50 Non capite che è meglio per voi che un uomo muoia per il popolo piuttosto che l’intera nazione sia distrutta?» 51 Non disse questo di suo; ma, in quanto sommo sacerdote di quel periodo, fu guidato a profetizzare che Gesù sarebbe morto per l’intera nazione. 52 E non soltanto per quella nazione, ma per raccogliere e unire tutti i figli di Dio sparsi nel mondo. 53 Da quel giorno, dunque, i capi dei Giudei iniziarono a tramare di far morire Gesù. 54 Di conseguenza, Gesù smise di farsi vedere in pubblico e lasciò Gerusalemme. Si ritirò nella regione vicino al deserto, in un paese chiamato Efraim, e rimase là con i suoi discepoli. 55 Si avvicinava la Pasqua giudaica e molti da tutto il paese andarono a Gerusalemme con diversi giorni di anticipo per poter partecipare alle cerimonie di purificazione prima che la Pasqua avesse inizio. 56 Cercavano dunque Gesù, e mentre stavano nel tempio si dicevano gli uni gli altri: «Che ne pensi? Dici che verrà per la Pasqua?» 57 Nel frattempo, i capi dei sacerdoti e i farisei avevano ordinato pubblicamente: «Chiunque vede Gesù ne dia avviso immediato». Dissero questo per poterlo arrestare.
Vangelo di Giovanni – Nuova Traduzione Vivente © Société Biblique de Genève, 2017, 2022
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