GUARIRE LE PERSONE È UNA SCIENZA

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Per lei

per lui

Le persone malate devono recarsi da un medico o in ospedale, non da un losco ciarlatano, da qualcuno che può guarirle pronunciando parole magiche, giusto? Eppure, si sente spesso dire “il potere delle parole”. Cambia qualcosa quando affermiamo qualcosa? Si può guarire una persona solo usando il linguaggio?  

Non riesco a immaginarlo tanto facilmente. Abbiamo bisogno di medicine o di un’operazione per essere guariti. Parlare a qualcuno non cambia le sue condizioni fisiche, giusto? Devo ammette però, che quando si rivolgono parole gentili a qualcuno, solo questo fatto è in grado di cambiare la giornata di chi le riceve. Leggere un libro a un bambino, può dare al bambino una sensazione di sicurezza e calore. Quindi deduco che le parole fanno la differenza. 

Dalla vita di Gesù, impariamo che le Sue parole hanno molto potere. Dio attraverso le Sue parole ha creato la terra.  

Ai tempi di Gesù, alcuni malati si recavano presso una “piscina magica” per essere guariti. Ogni giorno, quando l’acqua della piscina si muoveva, la prima persona che vi entrava, veniva guarita. Oggi è incredibile il solo pensarlo, ma a quei tempi la gente credeva davvero in queste cose. Nel video di oggi vediamo come un uomo che ha problemi a camminare, arriva alla piscina sempre troppo tardi. Non riesce mai a tuffarsi per primo e quindi è ancora malato. Quest’uomo un giorno incontra Gesù, che pieno di compassione, lo guarisce, non con l’acqua magica, ma semplicemente pronunciando parole potenti sulla sua vita.  

Ancora oggi, Gesù ha lo stesso potere. Le sue parole possono fare miracoli, per questo i cristiani pregano. Chiedono a Gesù di pronunciare la Sua parola, affinché qualcosa possa accadere. Quindi, parla con Gesù, chiedigli di dirti parole che facciano la differenza nella tua vita e impara a vedere i miracoli che Lui fa per te. 

Grazie di esistere, 

Emmanuel Gau 

Gesù guarisce un uomo nel giorno del riposo

1 Quindi Gesù ritornò a Gerusalemme in occasione di una delle festività ebraiche. 2 All’interno della città, vicino alla Porta delle Pecore, si trovava la piscina di Betesda con i suoi cinque portici. 3 Un gran numero di malati – ciechi, zoppi e paralitici – giacevano sotto i portici. [4] 5 Uno di loro era malato da trentotto anni. 6 Quando Gesù lo vide, poiché sapeva che era malato da molto tempo, gli chiese: «Vuoi essere guarito?» 7 «E come potrei, signore», disse il malato, «dal momento che non ho nessuno che mi cali nella piscina quando l’acqua si agita? C’è sempre qualcun altro che vi entra prima di me». 8 Gesù gli disse: «Àlzati, prendi il tuo giaciglio e cammina!» 9 In quell’istante l’uomo fu guarito; arrotolò il suo giaciglio e cominciò a camminare! Però tale miracolo avvenne nel giorno del riposo, cioè di sabato. 10 I capi dei Giudei, quindi, protestarono. Dissero all’uomo che era stato guarito: «Tu non puoi lavorare nel giorno del riposo! La legge non ti consente di trasportare quel giaciglio!» 11 Ma egli rispose: «L’uomo che mi ha guarito mi ha detto: “Prendi il tuo giaciglio e cammina”». 12 «Chi ti ha detto una cosa simile?», chiesero minacciosi. 13 L’uomo non sapeva cosa rispondere, perché Gesù era scomparso tra la folla. 14 Gesù comunque lo incontrò poi nel tempio e gli disse: «Ecco, ormai sei guarito; perciò smetti di peccare, se non vuoi che ti capiti qualcosa di peggio». 15 L’uomo dunque andò dai capi dei Giudei e disse loro che era stato Gesù a guarirlo. 16 I capi dei Giudei si accanirono quindi contro Gesù, accusandolo di aver violato le regole del giorno del riposo.

Vangelo di Giovanni – Nuova Traduzione Vivente © Société Biblique de Genève, 2017, 2022

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