Per lei
per lui
‘Non uccidere.’ (Deuteronomio 5:17)
Queste due parole sono abbastanza semplici da capire e sono presenti in tutte le culture. Ogni legge penale prevede una punizione per la sua trasgressione. Eppure, alcuni stati che esigono il rispetto di questa legge, muovono guerre nelle quali si deve uccidere per forza, mentre altri prevedono la pena di morte.
In alcuni casi, anche la legge mosaica prevedeva la pena di morte (come ad esempio per adulterio o il non rispetto del sabato). Israele ha inoltre messo a morte il suo Dio incarnato, l’unico giusto e poco dopo, ha decretato la morte di Stefano, il primo martire della chiesa.
Tutto questo per dire che anche per un comandamento condiviso all’ unanimità, le cose non sono semplici come sembrano. Ma cosa ha detto Gesù riguardo questo comandamento?
Ancora una volta, Gesù va molto al di là del comandamento. In Matteo 5:21-24, troviamo che non solo uccidere ma anche adirarsi contro tuo fratello (il tuo prossimo) costituisce una trasgressione del comandamento stesso. Non so te, amico mio, ma in questo caso, ci sono giorni in cui lo trasgredisco diverse volte!
Gesù va anche oltre, dicendo che non si può neanche dire “raca” (indegno, che non vale niente) o “pazzo” (folle, insensato, empio, senza Dio) senza essere giudicati.
Riassumendo, non fermarti all’ammonimento di non uccidere, ma vai oltre: non adirarti, non offendere, non insultare. Tutto ciò è possibile farlo, solo se proviene da un cuore pieno d’amore per il prossimo. In Filippesi 2:3 leggiamo: “Stimiamo gli altri superiori a noi stessi “. Seguiamo l’esempio di Gesù, stimiamo gli altri e serviamo gli altri, che lo meritino o meno, come scritto in Giovanni 13:2-5.
Spero che queste riflessioni possano incoraggiarti e renderti umile nel riconoscere il tuo bisogno della grazia di Dio!
Dio desidera trasformare la tua vita, un giorno alla volta!
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