Per lei
per lui
Oggi vorrei parlarti di una cosa molto difficile: riconoscere i propri sbagli. Prendiamo un esempio che troviamo nella Bibbia: il comportamento di Pietro. Nel momento di solitudine più grande per Gesù, Pietro lo ha abbandonato e rinnegato (Marco 14:27-31, 66-72).
Sai una cosa, amico mio? Se Pietro non avesse raccontato questa storia, non avremmo in nessun modo potuto conoscerla. È stato così coraggioso da ammettere lo sbaglio commesso. Il suo pentimento era sincero!
Per riconoscere gli errori bisogna essere coraggiosi:
- Ammettere di aver fatto uno sbaglio.
- Assumersi la responsabilità, senza accusare qualcun altro.
- Pentirsi.
- Avere il desiderio di non commettere più lo stesso errore.
Da una parte c’è l’accusatore dei fratelli, che cercherà di:
- Ricordarti i tuoi sbagli.
- Farti vergognare.
- Farti credere che sei un fallito che commette sempre gli stessi errori.
- Spingerti a celare agli altri ogni cosa.
Ma dall’altra parte, c’è il Padre Celeste che:
- Ti perdona.
- Ti ricorda che sei amato.
- Ti dice che il tuo peccato è cancellato e non pesa più sulle tue spalle. Sei libero.
- Ti incoraggia a confessare, perché ciò che hai fatto appartiene al passato e può essere un insegnamento per te e per chi è intorno a te.
Pietro ha riconosciuto di aver sbagliato e lo ha raccontato, perché il suo comportamento potesse essere di insegnamento per i credenti di ogni generazione, compresa la nostra. Dopo questo episodio, Pietro ha dato la vita per Gesù, preferendo morire come martire piuttosto che rinnegarlo un’altra volta. Questa è la potenza del pentimento e del perdono!
Non c’è vergogna nel riconoscere di aver sbagliato: mostra agli altri che sei in cammino e stai migliorando.
Grazie di esistere,
Emmanuel Gau
Dio desidera trasformare la tua vita, un giorno alla volta!
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