Per lei
per lui
Tra gli uomini di fede, troviamo Mosè e vorrei soffermarmi a ciò che hanno fatto i suoi genitori per preservare la sua vita.
Il popolo ebreo visse in Egitto un periodo buio e di oppressione. Il faraone arrivò ad ordinare di uccidere tutti i neonati maschi ebrei. (Esodo 1:22)
Per preservare il loro figlio, i genitori di Mosè “non ebbero paura dell’editto del re”. (Ebrei 11:23)
In altre parole, disubbidirono ad una legge dello stato, ma grazie a questa disubbidienza, Mosè divenne il liberatore del popolo ebreo.
Cosa possiamo concludere? Come credenti possiamo disobbedire come ci pare e piace?
Ovviamente no, la Bibbia è molto chiara e ci incoraggia a rispettare le autorità stabilite, ad esempio in Romani 13:1 leggiamo: “Ogni persona stia sottomessa alle autorità superiori; perché non vi è autorità se non da Dio, e quelle che esistono sono stabilite da Dio”.
In alcune circostanze, però, può capitare che lo stato sia in contraddizione con la legge di Dio. Dovremmo obbedire se lo stato ci chiedesse specificamente di rinnegare la nostra fede?
Il Faraone aveva stabilito una legge di morte e come tale, contraria alla legge di Dio.
Purtroppo oggi tanti governi scelgono di autorizzare leggi che seguono una logica di morte, contrarie alla volontà di Dio per l’umanità. Basta ricordare le leggi che consentono / incoraggiano l’aborto, l’eutanasia, l’eugenismo… Si tratta della stessa logica che ha spinto il Faraone.
In questo caso, per fede, dobbiamo fare scelte sempre “pro-vita”. Ovviamente, un credente non deve mai ricorrere alla violenza per fare sentire la sua voce. E se nel passato sei ricorso ad uno di questi atteggiamenti, Dio è fedele e giusto per perdonarti. (1 Giovanni 1:9)
Amico mio cosa puoi fare oggi per incrementare la giustizia e la fede intorno a te?
Grazie di esistere,
Emmanuel Gau
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