Per lei
per lui
“In principio Dio creò il cielo e la terra” Genesi 1:1. Questo è il primo versetto che troviamo nella Bibbia. Nel testo originale, la parola ebraica utilizzata per indicare Dio è “Elohiym”. La cosa interessante, è che questa parola è plurale, non singolare.
Poco più avanti, quando leggiamo della creazione dell’uomo, vi è scritto: “Allora Dio disse: ‘Facciamo l’uomo a nostra immagine’“. Anche qui è nuovamente utilizzato il plurale: “Facciamo”. Da sempre e per tutta l’eternità, il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo sono una cosa sola e sono anche tre distinte persone che identificano Dio. Le Sacre Scritture presentano chiaramente Dio Padre, Dio Figlio e Dio Spirito Santo, ma insistono anche sul fatto che c’è un solo Dio. Un po’ come 1 x 1 x 1 è sempre 1.
Sì, “Dio è uno solo”, si potrebbe dire! È una unità trina, comunemente chiamata Trinità. In questa “triunità”, in questo plurale così singolare, c’è sempre stata una straordinaria coesione, una pace infinita, un’unità inesauribile, un amore immenso. Eppure Dio Figlio si è separato da questa unità perfetta ed eterna per salvare l’umanità. Come dice giustamente Giovanni 3:16: “Perché Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo unigenito Figlio, perché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia la vita eterna“.
Dio doveva davvero amare il mondo per mandare Suo figlio. Il suo unico figlio. Questa separazione era necessaria, perché io e te potessimo essere di nuovo uniti a Dio. Uniti con il Figlio. Riconciliati con il Padre. Ripieni del suo Spirito. Gesù si è spogliato. Ha lasciato tutto, ha abbandonato tutto. Ha rinunciato al suo trono di gloria, ma non al suo amore per te. Ha persino rinunciato all’unità con il Padre per te.
Matteo 27:46 dichiara: “Verso le tre Gesù gridò a gran voce: ‘Eli, Eli, lamà sabactanì’ che significa: “Mio Dio, mio Dio, perché mi hai abbandonato?”. E questa domanda fa scaturire una seconda domanda nel mio cuore: “Gesù, perché hai abbandonato il tuo cielo glorioso?”. E la sua dolce risposta è: “Per amore, per amore… per te“. L’ha fatto per te, affinché con il suo sacrificio tu possa ottenere il perdono, la riconciliazione e la comunione con il Padre. L’amato del Padre, con il suo atto di abbandono e di separazione, ti ha reso figlio del Signore.
Tu sei l’amato del Padre, amico mio.
Grazie di esistere.
Eric Célérier
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