Per lei
per lui
Oggi affrontiamo un’abitudine irrinunciabile: coltivare la gioia. Sono stato ispirato da un esperto, l’apostolo Paolo, che ha scritto un’intera epistola sulla gioia mentre era in prigione. Ecco cosa ci ricorda: “Rallegratevi sempre nel Signore. Ripeto: rallegratevi” (Filippesi 4:4). Pensi che questo sia “sempre” possibile, amico mio? È più facile a dirsi che a farsi, soprattutto quando:
- le cose non vanno come avevi previsto,
- stai attraversando una prova dolorosa,
- la risposta è tardiva,
- soffri per una malattia.
Tuttavia, l’autore non stava attraversando un momento molto favorevole della sua vita quando ha scritto la lettera ai filippesi. Non era nella ricchezza o nella salute, ma era in prigione a causa della sua fede e probabilmente la sua vista stava peggiorando. Come possiamo essere gioiosi in tali circostanze? Credo che in questo versetto si dica tutto: “appartenete al Signore“… Paolo aveva capito che la sua gioia non risiedeva nei piaceri fugaci del mondo, né nella ricchezza o nella fama, ma solo in Gesù. Quindi trae la sua gioia da ciò che sa del suo Signore, rimanendo fedele e totalmente dipendente da Lui. Paolo Ama Dio e fa di Lui la sua priorità (Colossesi 3:1)
Ecco le basi della sua gioia:
- Non si preoccupa, sa che Dio provvede a tutti i suoi bisogni (Filippesi 4:6).
- Rimane in pace, perché guarda a Gesù e non alle circostanze che sta attraversando (Filippesi 4:7).
- Vive nella contentezza, essendo soddisfatto della sua condizione (Filippesi 4:10-11).
- Sa dove può attingere la forza, anche quando è in catene (Filippesi 4:13).
- Sa che Dio provvede a lui, che non lo lascerà mai (Filippesi 4:19).
Amico mio, vuoi sentire e coltivare una gioia completa indipendentemente dalle circostanze che stai attraversando? Allora decidi di iniziare a farlo partendo da oggi stesso, sulla base delle prime abitudini discusse nei giorni scorsi. Non accadrà da un giorno all’altro, non cambierà in un batter d’occhio, ma ti incoraggio a perseverare e a guardare a Gesù, l’autore della tua gioia.
Buona giornata!
Grazie di esistere.
Eric Célérier
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