Per lei
per lui
Inserirsi in una realtà già esistente, come ad esempio un gruppo di amici, una classe o una chiesa, può spesso intimidire, soprattutto se gli altri non aiutano l’inserimento del nuovo. Sì… succede anche nelle chiese!
Può anche accadere di peggio: sentirsi estranei all’interno di un gruppo di cui si è parte. Conosci questa sensazione? Ti sei mai sentito diverso, non integrato? Era il caso della donna cananea, una donna non ebrea in mezzo agli ebrei, in un’epoca in cui l’integrazione sociale non era ben vista. Quando la donna ha chiesto al Signore la liberazione della propria figlia, anche Gesù l’ha respinta in quanto non ebrea, ma la donna non si è data per vinta, ha insistito, perché Gesù era la sua sola speranza. Lo ha fatto fino a quando Gesù ha lodato la sua fede ed esaudito le sue preghiere. Ti invito a leggere questa storia in Matteo 15:22-28.
E tu, amico mio, sei abbastanza disperato per supplicare Gesù anche se hai l’impressione di non essere accettato nemmeno da Lui? Lo sai che Gesù è la tua unica speranza? Solo da Lui può venire la tua salvezza, la tua guarigione, il tuo benessere, la tua crescita… Anche se ti senti un estraneo, un emarginato perché pensi di non essere “abbastanza degno”, Gesù ti ascolta, ti accoglie, ti ama e vuole onorare la tua fede.
Vuoi pregare con me: “Caro Padre Celeste, vengo a te perché riconosco che sei la mia unica speranza, anche se non mi sento degno, mi sento diverso. Tu sei Colui che mi accoglie e mi fa sentire figlio. Aiutami ad insistere e perseverare fino a quando loderai la mia fede. Nel nome di Gesù, amen”
Grazie di esistere,
Emmanuel Gau
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