Per lei
per lui
Cosa significa perseverare e “non peccare più”? Esaminiamo Ebrei 10:26:
‘Perché, se pecchiamo volontariamente dopo aver ricevuto la conoscenza della verità, non resta più alcun sacrificio per i peccati‘.
Perseverare nella fede significa anche non peccare più. L’autore non parla qui di una caduta che ti sorprende e di cui ti penti immediatamente, come ad esempio:
- Una situazione che scatena la tua ira, che ti porta a dire a tua moglie cose che non dovresti dire.
Oppure
- Rivedi un vecchio amico e ricadi in una vecchia abitudine sbagliata.
- Ricadi in una vecchia dipendenza, ma fai subito il necessario per cercare di uscirne nuovamente…
Tutti questi “incidenti di percorso” sono purtroppo difficilmente evitabili, ma possono anche essere occasioni di crescita: torna subito a Dio e impara dall’esperienza vissuta! La prossima volta, sarai meno vulnerabile.
La persona di cui parla il nostro versetto è colui che pecca consapevolmente, volontariamente. Tra Dio e il peccato, sceglie volontariamente il peccato e non desidera farne a meno. Questa persona appesantisce ogni giorno di più le sue catene e lo fa volontariamente. Conosce benissimo la soluzione, ma si rifiuta di usufruirne.
Per evitare di cadere così in profondità, amico mio, ti esorto a cercare con tutto il tuo cuore la presenza di Dio e circondati di fratelli e sorelle che possono vegliare su di te e aiutarti. Dio ti preserverà da ogni caduta (Giuda 1:24).
Grazie di esistere,
Emmanuel Gau
Dio desidera trasformare la tua vita, un giorno alla volta!
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