Per lei
per lui
Non so se hai mai sentito parlare della piramide di Maslow. È molto nota tra gli appassionati di psicologia… È una piramide, uno schema, fondato sui bisogni dell’uomo. La base della piramide riguarda i bisogni primari, fisiologici, come ad esempio mangiare, bere, dormire, tutto ciò di cui abbiamo bisogno quotidianamente. I livelli successivi della piramide secondo Maslow, sono i bisogni di sicurezza, bisogni sociali, stima di sé ed autorealizzazione, ma se osserviamo la vita di Gesù, Lui ci insegna tutt’altro, con Lui abbiamo un’altra prospettiva.
Gesù sa che il cibo è un nutrimento fondamentale per il nostro corpo, ma ci apre gli occhi e ci insegna come fare ad appagare la nostra fame emotiva e spirituale. La sua visione e la sua prospettiva di vita, sono più ampie e più grandi di quanto possiamo immaginare e indubbiamente vanno oltre i livelli di cui parla Maslow. Gesù ci insegna che il cibo e l’acqua sono elementi essenziali per il nostro corpo, ma ci dice anche che non sono sufficienti, non ci appagano completamente, perché solo Lui è in grado di saziarci.
Quando conosci Gesù e lo accetti nella tua vita, Lui riempie davvero la tua esistenza. Giorno dopo giorno, colma i tuoi vuoti interiori come solo Lui sa fare e li colmerà per sempre. Se non hai mai creduto in Gesù, ti invito a cercarlo con tutto il tuo cuore, perché solo Lui è in grado di dare vera pace alla tua anima.
Grazie di esistere,
Emmanuel Gau
25 Lo trovarono sulla sponda opposta del lago e chiesero: «Rabbi, quando sei arrivato qua?» 26 Gesù rispose: «Vi dico la verità: voi mi cercate perché vi ho dato da mangiare, non perché avete ben interpretato i segni miracolosi. 27 Datevi da fare non per ciò che si deteriora, come il cibo, ma per cercare la vita eterna, che il Figlio dell’Uomo è in grado di darvi. Dio infatti ha apposto su di me il sigillo della sua approvazione». 28 Essi risposero: «Anche noi vogliamo compiere le opere di Dio. Che cosa dobbiamo fare?» 29 Gesù disse loro: «L’unica opera che Dio vuole da voi è che crediate in colui che egli ha mandato». 30 Quelli risposero: «Mostraci un segno miracoloso, se vuoi che crediamo in te. Quale opera fai? 31 Dopo tutto, i nostri antenati hanno mangiato la manna mentre viaggiavano nel deserto! Le Scritture dicono: “Mosè diede loro da mangiare pane del cielo”». 32 Gesù rispose: «Vi dico la verità: non fu Mosè a darvi quel pane del cielo. Fu mio Padre. Ma, ora, egli vi sta offrendo il vero pane del cielo. 33 Il vero pane di Dio, infatti, è colui che discende dal cielo e dà vita al mondo». 34 «Signore», dissero, «dacci questo pane ogni giorno». 35 Gesù rispose: «Sono io il pane della vita. Chiunque viene a me non avrà mai più fame. Chiunque crede in me non avrà mai più sete. 36 Voi però non avete creduto in me, anche se mi avete visto. 37 Quelli che il Padre mi dà verranno a me, e colui che viene a me non lo caccerò via. 38 Infatti sono disceso dal cielo per fare la volontà di Dio che mi ha mandato, non per fare la mia propria volontà. 39 E questa è la volontà di Dio: che io non perda nemmeno uno di quelli che Dio mi ha dato, ma che li risusciti l’ultimo giorno. 40 Mio Padre infatti ha stabilito che tutti coloro che ammirano suo Figlio e credono in lui abbiano vita eterna. E io stesso li risusciterò l’ultimo giorno». 41 Allora la gente cominciò a protestare, perché aveva detto: «Io sono il pane che è disceso dal cielo». 42 Dissero: «Costui non è forse Gesù, figlio di Giuseppe? Conosciamo suo padre e sua madre. Come fa a dire: “Io sono disceso dal cielo”?» 43 Gesù però rispose: «Smettete di borbottare per quello che ho detto. 44 Nessuno infatti può venire a me, se il Padre che mi ha mandato non lo attira; e l’ultimo giorno io lo risusciterò. 45 Come si legge nelle Scritture: “Dio istruirà tutti”. Chiunque ha udito il Padre e ha imparato da lui viene a me. 46 (Tuttavia nessuno ha mai visto il Padre; l’ho visto soltanto io, che sono stato mandato da Dio) .47 Vi dico la verità: chiunque crede ha vita eterna. 48 Sì, sono io il pane della vita! 49 I vostri antenati mangiarono la manna nel deserto, e tuttavia morirono. 50 Ma chiunque mangia il pane disceso dal cielo non morirà mai. 51 Io sono il pane vivente che è disceso dal cielo. Chiunque mangia questo pane vivrà per sempre; e questo pane, che io offrirò perché il mondo possa vivere, è la mia carne». 52 Allora i presenti cominciarono a discutere gli uni con gli altri sul significato delle sue parole. «Come può quest’uomo darci da mangiare la sua carne?», si chiedevano. 53 Allora Gesù disse loro: «Vi dico la verità: se non mangiate la carne del Figlio dell’Uomo e non bevete il suo sangue, non potete avere vita eterna in voi. 54 Ma chiunque mangia la mia carne e beve il mio sangue ha vita eterna e io lo risusciterò l’ultimo giorno. 55 La mia carne, infatti, è vero cibo e il mio sangue è vera bevanda. 56 Chiunque mangia la mia carne e beve il mio sangue vive in me e io in lui. 57 Io vivo a motivo del Padre, che è vivente e che mi ha mandato; così chi si nutre di me vivrà anche lui a motivo di me. 58 Io sono il vero pane disceso dal cielo; chi mangia di questo pane non morirà ma vivrà per sempre, non come accadde ai vostri antenati che mangiarono la manna e, tuttavia, morirono». 59 Gesù disse queste cose mentre insegnava nella sinagoga a Capernaum.
Vangelo di Giovanni – Nuova Traduzione Vivente © Société Biblique de Genève, 2017, 2022
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