LA PULIZIA DEL TEMPIO

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Per lei

per lui

Oggi ti faccio fare un “salto di memoria”… I tuoi compagni di scuola hanno mai detto cose negative su uno dei tuoi genitori? Ti ricordi se qualcuno ha detto qualcosa che ha ferito l’immagine di tuo padre o di tua madre? A me è successo! Ricordo che alcuni ragazzi a scuola hanno detto cose negative su mia madre. Mi hanno fatto infuriare, ero davvero arrabbiato con loro. Spesso si dice che un cristiano non può arrabbiarsi. Il cristianesimo è una religione di pace… si deve porgere l’altra guancia a coloro che ci fanno del male. 

Ti invito a guardare questo episodio della vita di Gesù. 

Gesù sta entrando nel tempio, nella casa di Suo Padre e vede come le persone hanno trasformato un luogo di preghiera in una piazza del mercato. Gesù si infuria, perché tutto questo offende Suo Padre e ovviamente ne prende le difese. Ciò che Gesù ci mostra di sé in questo episodio, è la sua rabbia perché il popolo aveva soverchiato il ruolo del tempio.  Quindi i cristiani possono arrabbiarsi difronte ad una “santa indignazione” … In questo racconto, Gesù mostra anche al popolo qual è la sua autorità. Ti invito a scoprirla. 

Gesù purifica il tempio

13 Si avvicinava la Pasqua giudaica e Gesù si recò a Gerusalemme. 14 Nel cortile del tempio vide i mercanti che vendevano bestiame, pecore e colombi per i sacrifici; vide anche i cambiamonete ai loro tavoli, che cambiavano valuta straniera. 15 Gesù fece una frusta con delle corde e scacciò tutti fuori dal tempio. Disperse pecore e bestiame, sparpagliò a terra il denaro dei cambiamonete e rovesciò i loro tavoli. 16 Poi andò da quelli che vendevano colombi e disse loro: «Portate fuori ogni cosa. Smettete di fare della casa di mio Padre un mercato!» 17 Allora i suoi discepoli ricordarono questa profezia delle Scritture: «Lo zelo per la casa di Dio è come un fuoco che mi divora». 18 Ma i capi dei Giudei gli domandarono: «Che cosa stai facendo? Se Dio ti ha dato davvero l’autorità di fare questo, mostraci un segno miracoloso che lo provi». 19 «D’accordo!», rispose Gesù. «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo rimetterò in piedi». 20 «Che dici?», replicarono. «Ci sono voluti quarantasei anni per costruire questo tempio e tu saresti in grado di ricostruirlo in tre giorni?» 21 Quando però Gesù disse «questo tempio», si riferiva al proprio corpo. 22 Dopo che fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli ricordarono che egli aveva detto questo, e credettero sia alle Scritture sia a quello che Gesù aveva detto. 23 A motivo dei segni miracolosi da lui compiuti a Gerusalemme durante la festa di Pasqua, molti cominciarono a credere in Gesù. 24 Ma Gesù non si fidava di loro, perché ben conosceva la natura umana. 25 Non aveva certo bisogno che qualcuno gli rivelasse quel che passava per la mente di ogni uomo.

Vangelo di Giovanni – Nuova Traduzione Vivente © Société Biblique de Genève, 2017, 2022

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