Per lei
per lui
Oggi, iniziamo una serie che ci insegnerà a lasciare andare le nostre preoccupazioni (è basata su quanto è scritto in Luca 12).
In questo capitolo per ben tre volte Gesù ci dice: “Non temete” e altre tre: “Non preoccupatevi”… Ma come riuscirci?
Paradossalmente, la prima cosa da fare per non avere paura è temere Dio!
‘Ma a voi, che siete miei amici, io dico: Non temete quelli che uccidono il corpo, ma che oltre a questo non possono fare di più. Io vi mostrerò chi dovete temere. Temete colui che, dopo aver ucciso, ha il potere di gettare nella geenna. Sì, vi dico, temete lui.’ (Luca 12:4-5)
Gesù ci invita a non temere chi ci può uccidere (come a sostenere che la morte sia poca cosa), consigliandoci invece di temere chi può mandarci nella geenna. In effetti, in confronto all’eternità, la prospettiva di essere uccisi è davvero relativa! Questo ci spiega come mai quasi tutti i dodici discepoli sono morti martiri: non temevano chi poteva uccidere il loro corpo.
Chi ha il potere di gettare nella geenna? Per molto tempo, erroneamente, ho creduto che si trattasse del diavolo, ma il diavolo verrà buttato nello stagno di fuoco, nella geenna, durante il giudizio finale e Colui che decreterà questo giudizio sarà Dio stesso.
È quindi l’Eterno che dobbiamo temere, perché il Suo giudizio deciderà dove trascorreremo l’eternità.
Riassumendo: per non temere, bisogna temere il Signore! Ciò non vuol dire averne paura. Dio non è un essere capriccioso, che ci tratta una volta bene e l’altra male in base al Suo umore. Lui non si diverte facendoci un dispetto, ma anzi ci ha mostrato il Suo amore immutabile (Giovanni 3:16) e aspetta da noi solo una risposta: il nostro primo passo di fede.
Amico mio, hai timore del Signore?
Grazie di esistere,
Emmanuel Gau
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