Stranieri e pellegrini
Pietro ci ricorda che siamo stranieri e pellegrini: 'Carissimi, io vi esorto come stranieri e pellegrini ad astenervi dalle carnali concupiscenze, che guerreggiano contro l’anima' (I Pietro 2:11)
Cosa significa?
Parepidemos è il termine originale che in questa versione è tradotto in “pellegrino”, mentre in altre versioni in “viaggiatore”. Rappresenta quindi l'idea di essere solo di passaggio e di non appartenere a questo mondo.
Paroikos, tradotto in "straniero", si riferisce invece a coloro che vivono in un luogo che non è di loro appartenenza e di cui non hanno la cittadinanza.
Il senso diventa chiaro quando leggiamo l’esortazione ad astenerci dalle carnali concupiscenze. Non dimenticare, amica, che non appartieni a questo mondo, ma al Regno di Dio. Rivolgi in alto i tuoi pensieri e non sarai governata dalle concupiscenze, non sarai come coloro che non fanno parte del Regno.
Se ti senti straniera, non stupirtene, è normale (ti ricordi di questo “miracolo” in cui ne parlavo?) Se fai fatica a capire le persone intorno a te, è del tutto comprensibile!
Coloro che non conoscono il Signore danno priorità alle cose terrene. Cercare relazioni, beni materiali e realizzazione nel lavoro o in altri modi, non è sbagliato, ma tieni presente che il Signore Gesù deve sempre avere la priorità. Le altre cose vengono dopo e sono subordinate a Lui.
Come Pietro, ti incoraggio, amica, a cercare sempre ciò che nutre veramente la tua anima.