Per lei
per lui
Dimmi, vuoi essere felice, amico mio?
È una domanda interessante… Non scegliamo mai di essere tristi, di solito siamo tristi per qualcosa che ci accade. Non necessariamente deve essere una tragedia, a volte basta una lettera dell’ufficio delle imposte o una multa per divieto di sosta… e il nostro umore crolla.
Hai presente l’espressione “avere l’umore in cantina”? Più volte mi sono chiesta perché si dica così. Beh, io metto in cantina le cose che non voglio che rimangano in giro per casa; posso abbandonarle lì e accatastarle, ma arriva sempre il momento in cui, avendone bisogno, devo costringermi a scendere in cantina senza averne alcuna voglia.
Amico mio, se il tuo stato d’animo è in cantina, ti incoraggio a ripercorrere proprio quella strada che stai cercando di evitare, per tirarlo fuori da lì!
Quando Abacuc gridò a Dio chiedendo aiuto, in risposta non ricevette un: “Tadaaaa, ecco la soluzione!” No, Dio disse: “Guardate fra le nazioni, guardate, meravigliatevi e siate stupiti! Poiché io sto per fare ai vostri giorni un’opera che voi non credereste, nemmeno se ve la raccontassero” (Abacuc 1:5). In quel preciso momento storico, non c’era nulla di buono da trovare “tra le nazioni”. Allora perché Dio voleva che le persone guardassero proprio lì? Per due motivi, amico mio:
1. perché anche dove pensi di trovare solo il male, lì potrai trovare anche del bene!
2. perché ciò che a te sembra brutto, rappresenta per Dio il terreno ottimale per il prossimo miracolo, quel miracolo per il quale presto lo loderai!
Amico mio, quindi, se il tuo umore è in cantina, ricordati di affrontare la tua situazione con gli occhi ben aperti. Sì, presta attenzione a ciò che “va bene” e credi che Dio dalla tua ferita creerà un miracolo!
Grazie di esistere!
Déborah
Dio desidera trasformare la tua vita, un giorno alla volta!
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