GESÙ TI PORTA PACE

Per lei

per lui

Quando Gesù aveva solo 40 giorni, Maria e Giuseppe lo portarono al tempio per adempiere ai riti previsti dalla legge ebraica. In quel luogo, fecero la conoscenza di due persone anziane: Anna e Simeone, ai quali Dio aveva promesso che avrebbero visto il Messia prima di morire. Avevano atteso pazientemente questo momento per tutta la loro vita.   

Come credenti, anche noi viviamo prima di Natale un periodo di attesa, chiamato “Avvento”. Ma cosa stiamo aspettando esattamente? I regali, i pasti natalizi, l’inizio delle vacanze?   

Lasciamoci guidare per 3 giorni da Simeone. Cosa aspettava lui? 

Innanzitutto, Simeone attendeva la salvezza e la pace: ‘Ora, o Signore, tu lasci andare in pace il tuo servo, secondo la tua parola; perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza‘. (Luca 2:29-30) 

Per quanto riguarda la salvezza, il nome di Gesù è profetico, perché significa: “l’Eterno è salvezza”. (Luca 2:21) 

Per il termine “pace”, la parola usata in greco (lingua originale del Vangelo) è eirene, equivalente della parola ebraica SHALOM. Spesso queste parole vengono tradotte con “pace”, ma il loro significato è molto più ampio. Comprendono benedizioni in ogni aspetto della vita: salute, prosperità, benessere, sicurezza, armonia, felicità.   

Se possiedi questa “shalom” o “eirene,” amico mio, allora hai tutto ciò di cui hai bisogno, non ti manca nulla. La parola “pace” è troppo limitata per dare appieno l’idea. Non si tratta solo dell’assenza di guerra o conflitti.   

Simeone ha visto chiaramente ciò che aveva atteso per tutta la vita. In questo bambino, Gesù, c’era la promessa di una vita completa e abbondante. Questo è ciò che aspettiamo, e in realtà, amico mio, tutto questo, è già in nostro possesso.   

Grazie di esistere, 

Emmanuel Gau