Dicembre, il mese del Natale! Il mese in cui gli alberi di Natale vengono tolti dalle nostre soffitte per essere addobbati, le strade si riempiono di luminarie e le pubblicità si fanno, come ogni anno, sempre più struggenti e “strappalacrime”.
Tutti alla ricerca di un motivo per stare insieme e divertirsi. Che tu sia o meno a conoscenza della storia del Natale, non puoi sfuggirgli! Ma di cosa parla veramente il Natale? Cosa racconta?
L’inizio della vita di Gesù
Consapevolmente o no, anche tu ogni anno hai un’occasione per riflettere sulla vita di Gesù Cristo, specialmente a Natale!
Anche nel pieno di una pandemia, il Natale, nella parte occidentale del mondo, viene comunque e sempre festeggiato.
Nel corso degli anni però, il significato del Natale si è affievolito, diventando sinonimo di intimità, di calore nei giorni freddi e bui e di allegre riunioni familiari.
Ma il vero significato del Natale riguarda il momento iniziale della vita di Gesù: la sua nascita.
Una nascita piuttosto speciale, a quanto pare, considerando il fatto che, a distanza di tanti secoli, ancora la si celebra. Ma com’era in origine? Chi erano le persone coinvolte? Perché lo celebriamo ancora oggi?
Che cos’è il Natale?
Il Natale rievoca la nascita di Gesù Cristo; una storia che sembra svolgersi in una stalla, a Betlemme, in Israele.
Qui Maria, incinta, dopo un lungo viaggio, trascorre la notte con suo marito Giuseppe e proprio in questa nottata dà alla luce il suo bambino: Gesù.
Probabilmente avrai visto la scena della natività: una piccola capanna con un bambino in una mangiatoia di legno. Tutto intorno ci sono persone che lo guardano ammirate.
Diamo un’occhiata al presepe per capire meglio cos’è il Natale.
La storia del Natale: chi sono le persone rappresentate nel presepe?
Al centro del presepe vi è il bambino Gesù e accanto a Lui ci sono suo padre Giuseppe e sua madre Maria.
Poiché la storia rivela che Gesù è nato in una stalla, ci sono anche degli animali e alcune persone venute per assistere il bambino: i pastori della zona e i Re Magi provenienti dall’Est.
Spesso è rappresentato anche un angelo che si libra nell’aria.
Tutte queste figure hanno un ruolo importante nella storia del Natale.
Andiamo a conoscerle una per una.
Chi è Gesù Bambino?
Il piccolo Gesù è un bambino molto speciale, attorno al quale ruota tutta la celebrazione. Non importa cosa pensi di Lui: la sua nascita ha cambiato il mondo per sempre.
Anche per noi il sistema del computo degli anni è basato sulla Sua nascita, vi è infatti un tempo prima di Gesù e un tempo dopo Gesù.
Gesù nasce a Betlemme, vive in Egitto per diversi anni e poi si trasferisce a Nazareth, in Israele, ed è per questo motivo che viene chiamato “Gesù di Nazareth”.
Fin da piccolo, viene introdotto alla religione, un coinvolgimento che cresce sempre più con l’aumentare della sua età.
A circa trent’anni, diventa un personaggio pubblico, riunisce un gruppo di amici intorno a sé e con loro viaggia per tutto il paese.
Ovunque Egli vada, parla dell’amore di Dio. È piuttosto radicale e affronta soprattutto i capi spirituali del paese a causa delle loro credenze ipocrite.
Il messaggio di Gesù è semplice: “Ama Dio sopra ogni cosa e ama il tuo prossimo come te stesso”. Molte persone accolgono questo messaggio, suscitando il malcontento dei leader del paese.
Gesù viene perciò condannato a morte all’età di trentatré anni e muore su una croce a Gerusalemme.
Chi è Maria?
Maria è la madre di Gesù. Rimane incinta appena adolescente (avrà avuto all’incirca 16 anni).
Oggi questo può sembrare molto prematuro, ma allora era comune per le ragazze sposarsi molto giovani.
Maria è una normalissima ragazza di Nazareth, ed è fidanzata con Giuseppe.
Un giorno le fa visita un angelo, che le annuncia che darà alla luce un bambino speciale e che dovrà chiamarlo Gesù. Maria è scioccata perché non ha mai avuto rapporti sessuali, ma per Dio niente è impossibile e Maria rimane incinta.
Da quel momento lei accoglie questo compito speciale e si prende cura di Gesù per tutta la sua vita.
Più tardi avrà altri figli insieme a Giuseppe.
In alcuni movimenti della fede cristiana, Maria ha un ruolo molto importante e viene persino invocata e pregata.
Il suo nome “Maria” probabilmente significa amata o desiderata.
Spesso nella Bibbia i nomi hanno un significato più profondo e ci dicono qualcosa sulla vita o sul carattere di una persona. Per esempio Gesù, significa “Dio salva”.
I cristiani credono che questo sia esattamente il motivo per cui Gesù è nato: perché Dio vuole salvare le persone.
Chi è Giuseppe?
Giuseppe è il patrigno di Gesù. È un falegname e vive a Nazareth. È fidanzato con Maria, quando scopre che lei è incinta. Poiché non hanno ancora avuto rapporti sessuali, il bambino non può essere suo, perciò puoi facilmente comprendere quanto questo lo abbia turbato, deluso e adirato. Per tale ragione medita di lasciare Maria, non vuole avere niente a che fare con questa storia, ma una notte fa un sogno: un angelo gli dice che Maria non ha fatto nulla di male, perché Dio ha fatto sì che Maria rimanesse incinta.
Anche se deve essere stato molto difficile per Giuseppe, questo sogno ha verosimilmente cambiato ogni cosa per lui.
Decide, quindi, di essere come un padre per Gesù e di continuare a prendersi cura di Lui per tutta la vita.
La cosa speciale è che Giuseppe fa altri sogni in questo racconto di Natale, nei quali Dio gli rivela altre cose (scoprirai di più su questi sogni procedendo nella lettura).
Giuseppe sperimenta un rapporto molto personale con Dio e questi sogni per lui sono e saranno verità.
Perché ci sono i pastori nel presepe?
I pastori sono le prime persone a fare visita a Gesù appena nato.
Mentre sono al pascolo con le pecore, vedono degli angeli, i quali annunciano loro la venuta di un bambino speciale, così si precipitano nel luogo che gli viene indicato.
A quel tempo, i pastori erano considerati la parte peggiore della società, erano spesso dei tipi rozzi e fare il pastore non era certamente un lavoro molto desiderabile, ma il fatto che furono i primi a poter visitare il bambino Gesù, ne fa di loro qualcosa di speciale.
I cristiani vedono questo come uno dei segni che indica quanto Dio stia effettivamente cercando le persone che sono ai margini della società.
Chi erano i Re Magi d’Oriente?
I saggi d’Oriente sono ancora oggi descritti in diversi modi: dei maghi, dei saggi o dei re.
Una cosa è certa: venivano dall’Oriente. Sono descritti come esperti di astronomia, conoscevano molto bene le stelle e in base ad esse facevano previsioni.
Si misero in viaggio appena videro apparire una stella speciale.
In quel momento, interpretarono la stella come l’arrivo di un nuovo re e desiderarono tanto incontrarlo.
Partirono quindi seguendo la stella che li condusse a Israele.
Per prima cosa fecero visita al re del paese, Erode, ma egli non sapeva nulla di tutto ciò.
Continuarono così la loro ricerca fino a quando giunsero alla stalla di Betlemme.
Portarono tre doni: oro, incenso e mirra.
In realtà, sappiamo molto poco di questi uomini, nel corso degli anni (quindi successivamente alla nascita di Gesù), a questi saggi sono stati dati dei nomi: Melchiorre, Gaspare e Baldassarre.
Non sappiamo esattamente da dove venissero (forse dall’Arabia, dall’Etiopia e da Tarsis) e, in effetti, non siamo nemmeno sicuri che fossero tre, potrebbero anche essere stati di più (che fossero in tre lo si è dedotto dai tre doni che portarono).
In ogni caso, la visita dei Magi alla natività viene celebrata ogni anno, il 6 gennaio, durante l’Epifania.
Qual è il significato della stella sopra il presepe?
Sopra la stalla spesso brilla una stella, essa ha un ruolo importante nella storia del Natale: indicare ai tre Re Magi il luogo dov'è nato Gesù.
Una nuova stella rappresentava la nascita di un nuovo re e allo stesso tempo, era anche vista come un segno di buon auspicio e preludio di un periodo migliore.
L’astronomia non ha quasi nessun ruolo nel cristianesimo di oggi, ma a quanto pare, a quel tempo la gente osservava spesso le stelle in cerca di segni.
La stella di Natale è esistita davvero? Gli astronomi sono quasi tutti concordi nell’affermare che sia esistita, anche gli astronomi cinesi hanno riferito di aver visto una stella speciale in quel periodo.
Cosa abbiano visto esattamente queste persone non è ancora chiaro, forse una supernova o i pianeti Venere e Giove allineati o la cometa di Halley… non lo sappiamo.
Che ruolo ha l’angelo nel presepe?
L’angelo è una figura ricorrente in tutta la storia del Natale.
Maria è visitata da un angelo che le annuncia la sua futura maternità e a questo angelo viene dato un nome: Gabriele. Egli appare altre volte nella Bibbia per parlare alle persone.
Giuseppe sogna regolarmente un angelo, i pastori apprendono dagli angeli che è nato un bambino speciale.
L’angelo è spesso un messaggero di notizie ed anche in altre religioni, come l’ebraismo e l’islam, gli angeli hanno un ruolo importante.
Quali animali ci sono nel presepe?
Un presepe completo contiene un’intera collezione di animali.
Cominciamo con gli animali che improvvisamente hanno dovuto condividere la stalla con Giuseppe, Maria e Gesù: un bue e un asino. A quel tempo, erano animali molto comuni da allevare: il bue per lavorare la terra e l’asino per viaggiare.
La visita alla natività, porta anche altri animali: i pastori arrivano con le loro pecore, mentre i saggi d’Oriente viaggiano sui loro cammelli, all’epoca il mezzo di trasporto ideale per un lungo viaggio.
Non sappiamo se tutti questi animali fossero davvero in quella stalla e, francamente, non siamo affatto sicuri che fosse una stalla. La Bibbia ci dice solo che Gesù giaceva in una mangiatoia, e da questo si desume che sia nato tra gli animali.
Dove si trovava effettivamente il presepe?
Gesù è nato a Betlemme, nella terra d’Israele, in una vecchia stalla o grotta.
Giuseppe e Maria vivevano a Nazareth, a circa centoquaranta chilometri di distanza e dovettero viaggiare per circa una settimana prima di giungere a Betlemme. Maria era già molto avanti nella gravidanza e insieme a Giuseppe non stavano andando a Betlemme per una luna di miele o per una gita in città, ma perché dovevano registrarsi per il censimento della popolazione ordinato dall’imperatore. Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella città in cui era nato.
Giuseppe quindi, dalla Galilea (da Nazaret) doveva andare in Giudea nella città di Davide (Betlemme), perché apparteneva alla famiglia di Davide.
Poiché quest’ordine valeva per tutto il paese, la città era piena di visitatori e tutte le locande erano strapiene, di conseguenza non c’era nessun posto dove Giuseppe e Maria potessero riposare.
Finalmente qualcuno offrì loro un posto per dormire: un giaciglio tra gli animali.
Che sia stata davvero una capanna, come si vede spesso nei presepi, non è certo... sarebbe anche potuta essere una specie di grotta, ma in ogni caso era un posto dove potevano dormire e fu il luogo dove Maria diede alla luce il bambino Gesù.
Secondo la storia, il bambino venne posto in una mangiatoia per animali, che diventò così una culla.
Chi è il re Erode?
Il Re Erode solitamente non appare nel presepe, ma ha un ruolo importante nella storia di Natale, tra i “cattivi”.
Giuseppe e Maria non lo conoscono personalmente, ma a quel tempo è il re del paese.
Molto rigido e senza scrupoli, per paura di perdere il suo potere, fa tutto il possibile per rimanere re e quando sente dire che sta nascendo un bambino che sarebbe diventato re, si allarma e fa uccidere tutti i bambini di Betlemme fino ai due anni.
All’inizio abbiamo detto che Giuseppe riceve un sogno da Dio riguardo la nascita di Gesù, ma non è l’unico sogno. Successivamente sogna infatti ancora un angelo, che lo mette in guardia riguardo al terribile ordine emanato da Erode. Giuseppe e Maria, quindi, partono durante la notte e fuggono in Egitto.
Diversi anni dopo, Giuseppe riceve in sogno la conferma di poter tornare a casa, perché Erode è morto, ma il figlio di Erode non sembra essere meglio, perciò è bene per loro stare ancora lontani.
Dopo un quarto sogno, Giuseppe viene avvisato che ora sono al sicuro e possono tornare a vivere a Nazareth.
Quanto tempo fa si è svolta la storia di Natale?
Il nostro calendario si basa sulla nascita di Gesù, che è avvenuta più di 2020 anni fa.
L’anno esatto non è noto, ma è probabile che la data di nascita sia avvenuta quattro anni prima della nostra era. Anche il mese di dicembre non è corretto, in quanto i pastori sono figure di grande importanza nella storia del Natale, ma a dicembre fa troppo freddo perché un pastore sia al pascolo a badare alle pecore. È probabile che Gesù sia nato a marzo o ad aprile.
La datazione del 25 dicembre fu stabilita in seguito, probabilmente perché tale data coincideva con la celebrazione, da parte dei romani, della festa di metà inverno e i primi cristiani decisero di usare quel momento di festa per celebrare la nascita di Gesù.
Chi ha inventato e scritto la storia del Natale?
Ora conosci i ruoli dei componenti del presepe e il quadro generale della storia del Natale, ma come facciamo a conoscere questa storia, se è accaduta così tanto tempo fa?
Perché è accuratamente descritta nella Bibbia.
La Bibbia è infatti il libro più importante del mondo per i cristiani.
È divisa in due parti, ma in realtà si tratta di una raccolta di libri.
La prima parte è chiamata Antico o Vecchio Testamento, che contiene molto sulla storia del giudaismo, sulla terra d’Israele e riguardo la creazione del mondo.
Vi si racconta che un giorno sarebbe venuto un Salvatore.
Il Vecchio Testamento contiene tanti tipi di profezie, molte delle quali si sono avverate con la venuta di Gesù.
Nella storia del Natale, molti accadimenti che erano stati scritti migliaia di anni prima, diventano realtà.
La seconda parte si chiama Nuovo Testamento. Anch’esso è una raccolta di libri scritti da amici di Gesù e da persone che hanno raccolto e riportato i fatti della sua vita dopo la sua morte.
Due autori diversi scrissero la storia del Natale: Matteo e Luca.
Matteo conosceva personalmente Gesù ed era un suo caro amico.
Subito dopo la morte di Gesù, i suoi amici iniziarono a raccogliere fatti e testimonianze documentandole.
Altri libri del Nuovo Testamento trattano di come vivere da cristiani e di come sarà il futuro.
E poi... dov’è Babbo Natale?
Ma una figura importante del Natale sembra mancare nel presepe: Babbo Natale!
Questo perché Babbo Natale non ha nulla a che fare con la storia originale del Natale.
La storia di Babbo Natale è nata in America, ma in realtà ha origine nei Paesi Bassi, infatti “Santa Claus” è una errata traduzione di “Sinterklaas”.
Gli emigranti olandesi portarono in America questa loro tradizione che è stata mescolata con le tradizioni degli emigranti tedeschi, come lo scambio dei regali a Natale.
Anche l’albero di Natale, in realtà, non ha nulla a che fare con il Natale stesso.
L’usanza di fare l’albero a dicembre e di decorarlo, fonda le sue radici nelle antiche feste germaniche.
Per molto tempo, l’albero di Natale è stato addirittura vietato dai cristiani perché non aveva nulla a che fare con il Natale.
Chi ha veramente inventato il presepe?
Ora che abbiamo presentato tutte le figure del presepe, potresti anche essere curioso di sapere come e dove è nata l’idea del presepe.
La prima menzione di un presepe risale a ben dopo la nascita di Gesù.
Nel 1223 l’italiano Francesco d’Assisi, religioso, poeta e fondatore dell’ordine che da lui poi prese il nome, allestì per la prima volta un presepe vivente a Greccio, una cittadina italiana.
Prima di allora, qualche altra rara volta era stata rappresentata la nascita di Gesù, ma non era mai stata messa in scena la storia del Natale in un modo così realistico e coinvolgente. Francesco d’Assisi voleva trasmettere alle persone il lato umano della storia.
Un contadino e una contadina del villaggio interpretarono Giuseppe e Maria.
La sua intenzione era di catturare gli spettatori attraverso la semplicità e l’umiltà della rappresentazione.
Le persone trovarono la scena così speciale, che iniziarono a riprodurla nelle proprie case, per ricordare e tramandare la storia e il senso del Natale.
La storia del Natale è attuale anche oggi?
Forse questa è la domanda più importante.
Certamente è una storia meravigliosa, emozionante e forse anche romantica.
C’è l’amore tra Giuseppe e Maria, il piccolo e grazioso bambino Gesù, il cattivo Erode e gli eventi miracolosi come l’apparizione della stella, l’arrivo dei pastori e dei Magi.
Gran parte dei diversi racconti di Natale è romanzata e potrebbe non corrispondere del tutto a come i fatti si siano svolti realmente.
Ma perché la gente celebra ancora oggi il Natale, dopo così tanti secoli?
Per i cristiani, Gesù è la figura più importante della loro fede. La sua nascita è quindi un momento di grande gioia. Essi credono che Gesù sia il Figlio di Dio e che lo abbia mandato sulla terra per mostrare quanto Dio ama le persone.
I dettagli del racconto di Natale sono meno rilevanti.
Ciò che conta è il messaggio autentico del Natale.
Dio, che è sempre sembrato così lontano, è ora un piccolo bambino vulnerabile che viene a vivere tra noi sulla terra. Mai prima d’ora Dio è stato così vicino a noi. Il Natale è la celebrazione della speranza e dell’amore ed è solo l’inizio!
È la prima festa del calendario cristiano, seguita da altre feste importanti come
Il bambino Gesù non rimase tale, ma crebbe fino a diventare un uomo maturo con una specifica missione (che alla fine dovrà pagare con la propria morte) e la sua nascita, fu quindi solo il suo esordio nel mondo.